Promessi vampiri – The dark side

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Beth Fantaskey
 

Quando ho chiuso The dark side, mi sono resa conto che mi aveva fatto passare più di una serata piacevole, appostata nel castello sui Carpazi che costituisce il lugubre e lussuoso nido dei Vladescu, e il lugubre e lussuoso nido d’amore di Lucius e Jessica; ma in qualche maniera ne sono rimasta delusa comunque.
Cambia il tono e l'impostazione rispetto al primo romanzo (anche se forse era necessario: in un castello sul cocuzzolo dei Carpazi è difficile mantenere il tono spensierato che si può tenere fra gli intrighi di un liceo americano) e vira maggiormente sulle lotte di potere interne ai clan, inserendo una trama gialla ben costruita e un paio di colpevoli insospettabili, oltre  mischiare molto bene elementi fantastici e elementi fantastici che tali non sono.
Il problema è che io mi aspettavo – desideravo – le risate con annesse lacrime agli occhi del primo romanzo, mentre invece i toni cupi dominano questo seguito, vuoi per l’ambientazione vuoi per le tematiche (la conquista e il mantenimento del potere, la scoperta dell’intrigo e del tradimento, la crescita di Jessica e il suo diventare regina nell’animo ben prima che davanti al popolo di vampiri): tematiche che superano il primo romanzo, che permettono all’autrice di costruire un seguito differente e molto più compatto dal punto di vista della trama (qua non ci sono cali di tensione, nè improvvisi cambiamenti di tono), ma completamente diverso da quanto mi aspettassi.
 
E mi dispiace sempre incontrare un buon romanzo e scoprire che non me lo sono goduta a causa dello spirito con cui l’ho affrontato.
 
Comunque, adesso rimango in attesa di Jeckell loves Hyde. J

Una risposta »

  1. "Penso che risulterebbe stancante essere legati per l'eternità al culmine dei momenti più ispirati dei massimi scrittori. Altitudini come quelle sarebbero inadatte a insetti come me. Su questi libri elevati me ne starei aggrappata alla bell'e meglio, con la testa e le ali penzolanti. E forse che anche l'anima non ha voglia, di tanto in tanto, di mettersi in vestaglia?"

    Elizabeth von Arnim

    Perchè sì, mi sparo davvero di tutto, da Seneca in giù. 😉

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